Nel Mar Glaciale settentrionale, a nord della Norvegia, si trova un gruppo di isole denominate Svalbard. Il raggruppamento principale d è quello delle Spitsbergen, che comprende 5 grandi isole e molti isolotti con una superficie di circa 61 mila chilometri quadrati, il 60% del territorio è fatto di ghiaccio e solo il 10% è coperto da vegetazione.
Da metà novembre a fine gennaio il sole si trova tra i 6 e i 12 gradi al di sotto dell’orizzonte, impedendo così il diffondersi anche della luce crepuscolare, ciò significa che sarà sempre completamente buio per tutte e 24 le ore.
Per quanto riguarda le temperature, in estate possono variare da zero a 14° C, l’ inverno invece si può registrare qualunque valore dai -5° ai -35° centigradi.
È in questo clima ostile che i ricercatori dell’Accademia delle Scienze di Praga, insieme ad altri enti di ricerca, da ormai diversi anni, effettuano ricerche.
Nello specifico, il dipartimento di Geologia Applicata dell’Accademia delle Scienze di Praga si occupa di monitoraggio a lungo termine dei movimenti tettonici e dei processi che influenzano il comportamento, lo sviluppo e la stabilità dell’ambiente roccioso.
Attualmente gli strumenti e le tecniche di monitoraggio che si impiegano devono essere capaci di misurare in modo continuo ed in tempo reale, o comunque con un elevata frequenza temporale, le grandezze fisiche. L’ impiego di sensori intelligenti risponde perfettamente alle esigenze predette e permette possibilità di confronto e validazione tra le stesse.
In particolare, gli studiosi del dipartimento di Geologia Applicata erano alla ricerca di una soluzione affidabile, economica e a basso consumo energetico, in grado di monitorare in condizioni climatiche difficili, dove non c’è accesso alla corrente e metà dell’anno è inverno polare con 3 mesi di buio totale, il che escludeva l’utilizzo di pannelli solari.
La nostra soluzione di monitoraggio IoT rispondeva perfettamente alle esigenze sopracitate.
L’Accademia della Scienza di Praga infatti utilizza il nostro sistema, sulle isole norvegesi, per monitorare:
- le crepe presenti sulle pareti rocciose con l’obiettivo di capire come la temperatura influisce sui movimenti ciclici e aciclici;
- la dilatazione delle scogliere che è influenzata sia dalla temperatura che dai processi di erosione;
- le faglie tettoniche ed i loro movimenti a lungo termine.
Il nostro sistema di monitoraggio intelligente rappresenta dunque una soluzione efficiente che consente di acquisire i dati necessari a studiare accuratamente l’evoluzione nel tempo dei mutamenti che avvengono nell’ambiente fisico.
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